L'ARTE DI FALLIRE
CARE E CARI VI RIMANDO LA NEWSLETTER DI OGGI PERCHE' MI ERO DIMENTICATA DI INSERIRE IL LINK PER ISCRIVERVI ALLA PROSSIMA CAMMINATA FLANEUSE.
PERDONO!!!!!
UN ABBRACCIO A TUTTI!!!
Il passato è bello perché nessuno riesce a rendersi conto dell’emozione quando accade, l’emozione si espande col tempo. Così non abbiamo delle emozioni complete nel presente, ma solo riguardo al passato
Virginia Woolf
Care e cari benvenuti,
eccoci qui a questo appuntamento settimanale che ormai si fa sempre più fitto e affollato.
Come state?
Questa per me è stata una settimana densa: di letture, pensieri, cose da fare in generale.
Mi sono perfino iscritta in piscina (meglio: ho attivato l’abbonamento che Andrea mi ha regalato a Natale, gesto necessario per cui gli sono grata perché stavo facendo durare il post-parto per sempre).
Mai avrei pensato di praticare questo sport che amo molto al mare quando la nudità è un’abitudine. Molto meno in inverno in città, la cuffia, le ciabatte, l’acqua, le docce con i phone che non funzionano.
Ho riletto un sacco di cose di Virginia Woolf rimanendone ancora una volta stupita (quante cose aveva capito quella donna che ci sono tanto utili anche oggi) provando a formulare un ciclo di incontri di cui si è svolto il primo appuntamento ieri a Monza alla Libreria Virginia e Co.
È stato bello ed emozionante condividere con voi la passione per questa signora di inizio Novecento dal naso aquilino e gli occhi che guardano in basso che viene troppo spesso raccontata come noiosa scrittrice di libri per lo più illeggibili. La visione che abbiamo di lei è totemica, idealizzata, ascetica. In realtà Virginia Woolf non solo ha rivoluzionato la letteratura, ma è stata antesignana di mille tendenze (non solo estetiche), ha definito prima di tutti la teoria del gender fluid, è stata una femminista, una pensatrice vitale e coraggiosa che continua a ispirarci.
Le prossime lezioni saranno il 25 febbraio e il 4 marzo. La prima è stata registrata quindi qualora vogliate recuperarla basta scrivere alla libraia Raffaella al 347 9157450 per avere le indicazioni per recuperarla.
Orlando è stato bravo, ha DORMITO abbastanza, ma non voglio dirlo troppo ad alta voce che sia mai che decida di rivoluzionare di nuovo tutto, anche perché – momento puericultura- in queste settimane se riuscirò ad essere una mamma costante faremo l’inserimento al nido. Cosa che non mi angoscia più di tanto se non per il rischio malattie che attraversano i bambini, arrivano ai genitori, ai nonni, alle tate e poi di nuovo ai bambini che le attaccano ad altri bambini e via così all’infinito.
In questa newsletter il progetto è di parlare di fallimento, di Tar (il film con Cate Blanchett candidato a 5 Oscar tra cui miglior film , miglior regia, migliore attrice protagonista) che ho visto a Venezia e arriva nelle sale la prossima settimana e di La vita intima il nuovo attesissimo romanzo di Niccolò Ammaniti.
Mi sono resa conto che esiste un filo sottile che lega tutti questi temi, che ruotano attorno al concetto di potere, di successo, di ribellione nei confronti di una società performante e performativa in cui pare difficile districarsi, ci si sente persi, affannati, mai davvero contenti.
Qualsiasi sia il nostro ruolo, desiderio, attività.
Quando lavoriamo dobbiamo performare, nel nostro tempo libero dobbiamo performare (altrimenti che diamine mettiamo sui social). Le mamme sono performanti (iper presenti, tutto facenti ma allo stesso tempo iper produttive e presenti sul lavoro).
Pure i cani devono esserlo tra toelettature chic e passeggiate al parco con giubbottini colorati.
Bisogna fare un gran lavoro di rinarrazione -provando a pensare che tutte ste performance… a chi interessano davvero?- senza però scadere nel “mollo tutto e mi prendo l’anno sabbatico”, perché anche quello è altamente tossico, contando il fatto che chi davvero può mollare tutto e prendersi anni sabbatici continuando a pagare il mutuo?
Vi racconterò delle prossime passeggiate flaneuse e vi consiglierò un po’ di libri da leggere o ascoltare. Vi aggiornerò sui prossimi appuntamenti dei caffè filosofici e degli incontri su Virginia Woolf, e sulla nostra amatissima challenge su Colette che tanto vi ha appassionate.
Prima però devo fare una cosa fastidiosa ovvero, come vi avevo anticipato e per correttezza nei confronti di chi decide di devolvere un piccolo obolo a questo progetto, dovrò inserire la barra per procedere alla lettura solo su abbonamento.
Lo so, è fastidioso. E anche io amerei poter vivere senza la necessità di denaro, oppure pagata dal Corriere della sera con contratto giornalistico blindato ferie e maternità pagate.
Purtroppo non sono ereditiera, né il Corriere della Sera paga questa newsletter e questo progetto di attività culturali che ho deciso di uniformare sotto il nome Flaneuse.
Ma tutto questo mi richiede studio, impegno, tempo, ore di baby sitter per potermi concentrare senza gli gne gne deddè di Orlando eccetera eccetera…
Quindi perdonatemi se vi inserirò il “solo per abbonati”.
Se deciderete di sottoscrivere uno degli abbonamenti (per ogni abbonamento è prevista una prova di 7 giorni e parte dai 5 euro al mese) vi prometto -dalla mia- che non ve ne pentirete. Più ho la possibilità di concentrarmi su questo progetto editoriale più sono le attività che posso mettere in piedi sia online che dal vivo.
Vi anticipo già che tra poco nascerà un portale uniformato in cui potrete accedere a contenuti speciali, podcast, recensioni e approfondimenti.
Non ho ben capito se sottoscrivendo l’abbonamento arrivi di default questa newsletter intera. Qualora non succedesse vi autorizzo a scrivermi e ve la girerò manualmente: info.martaperego@gmail.com
E ora dopo questo pippone d’apertura… iniziamo…
APPUNTAMENTI E VARI ED EVENTUALI
Ecco una breve lista di cose che succederanno nelle prossime settimane e i relativi link per iscrivervi
- Sabato 11 febbraio secondo appuntamento con il nostro caffè filosofico con Maria Russo
Cos’è il dialogo socratico? È un’occasione di riflessione e incontro filosofico ed esistenzialista sui temi che impattano la vita di tutti i giorni.
La filosofia offre strumenti pratici per affrontare crisi esistenziali, svuotamenti di senso, sbandamenti..
IL PROSSIMO APPUNTAMENTO SARA'
SABATO 11 febbraio 2023 dalle 11 alle 13
PER ISCRIVERTI ECCO IL LINK: https://forms.gle/mW41kTSWYf9RQr3B9
Alla LIBRERIA VERSO DI MILANO, corso di Porta Ticinese 40
AFFRONTEREMO IL TEMA: SCELTA
Non devi portare niente se non le tue domande e il tuo bagaglio esistenziale.
Io e Maria ti offriremo spunti e letture.
Per chi si iscrive verrà offerta una bibliografia via mail una settimana prima dell'incontro e degli estratti che potrete leggere per avere spunti di riflessione.
Ammetteremo le prime 20 iscrizioni con bonifico.
Per chi non può partecipare dal vivo abbiamo disponibili anche altri 10 posti online. (anche in questo caso ammetteremo solo chi si iscrive per primo con bonifico)!
MODALITA' DI ACCESSO:
- VERSARE UN CONTRIBUTO DI 25 EURO a testa
Se sei iscritto all'abbonamento GOLD FLANEUSE la quota è di 15 euro
I prossimi appuntamenti saranno:
RELAZIONE: SABATO 11 marzo alle 11
BONIFICO BANCARIO DA EFFETTUARE ENTRO IL 15 gennaio
IBAN: IT 87 F 02008 01610 000041099912
CAUSALE: NOME E COGNOME CONTRIBUTO CAFFE' FILOSOFICO
Una volta effettuato il pagamento, ti chiedo di inviarmi la copia del bonifico via email a flaneuse.milano@gmail.com, grazie!
Per abbonarti alla newsletter martaperego.substack.com
Le prossime passeggiate Flaneuse
L’evento è aperto a tutti con priorità per gli abbonamenti gold (fino a 15 posti). Il costo della passeggiata è di 5 euro per chi non è gold (ed è nelle tre passeggiate free).
Il costo è minore rispetto al solito perché si tratta di una collaborazione con la casa editrice Guanda. Lo scrittore Gian Andrea Cerone ha deciso di tornare a presentare un suo libro con le flaneuse!!!! Potete iscrivervi a questo link.
Qui trovate la diretta in cui parliamo del suo nuovo super thriller appena uscito in libreria (consigliatissimo, io mi sono divertita un sacco) che si intitola Il trattamento del silenzio.
Dopo il romanzo d’esordio Le notti senza sonno, Gian Andrea Cerone torna in libreria con una nuova sfida per il commissario Mandelli e l’ispettore Casalegno che, insieme agli uomini e alle donne dell’Unità di Analisi del Crimine Violento, affrontano in una Milano fradicia di pioggia e di corruzione, un crescendo serrato di violenza. Pagina dopo pagina si delinea un vortice di inganni e colpi di scena che, fino all’ultima riga, non lascia spazio a una salvifica verità alla quale aggrapparsi.
«La scrittura di Cerone riesce nell’intento, che è proprio dei grandi thriller: quello di saper incollare il lettore alla pagina, in un gioco sospeso di equilibri, fatto di attese, sorprese, colpi di scena, per farlo avvicinare alla verità che sembra farsi sempre più lontana riga dopo riga, in un’attesa trepidante in cui si finisce quasi per percepire “quello strano formicolio dietro alla nuca” che prende all’improvviso il commissario Mandelli quando “i particolari si vanno definendo e il barlume di una folle idea inizia a farsi strada”.» - Lella Baratelli per Maremosso
C'è più ombra che luce a Milano nel mese di novembre. Non sono giorni facili per le donne e gli uomini della UACV, l'Unità di Analisi del Crimine Violento, che saranno travolti da otto incredibili giornate intrise di violenza e sangue. Cosa lega i cadaveri, orribilmente seviziati, di due noti collezionisti d'arte alla sparizione di un libro antico che custodisce un ancestrale segreto? Quale insano istinto scatena proprio ora la follia di un maniaco tra i corridoi universitari alla ricerca di giovani prede femminili? Le vicende personali del pacato commissario Mandelli e quelle del bell'ispettore Casalegno si intrecciano alle trame serrate della caccia a cui partecipano tutti i protagonisti della squadra, aiutati per l'occasione da un'affascinante ed energica poliziotta valtellinese e da un solido e saggio maggiore dei carabinieri proveniente dalla Costiera Amalfitana, in un'alluvione di furore assassino in cui il Male sembra sommergere gli stessi investigatori.
L’ARTE DI FALLIRE
Si è molto parlato sui social questa settimana della tremenda notizia di cronaca relativa ad una ragazza di 19 anni che sentendo di aver fallito ha deciso di togliersi la vita nei bagni della sua Università.
Fa accapponare la pelle pensare che una ragazza così giovane nel pieno di tutte le sue possibilità abbia deciso di mettere fine alla sua vita.
Non voglio entrare nel merito, non la conosco, non mi interessa dissertare sul suo caso specifico. Mi interessa di più allargare la questione al pensiero che in quel periodo così pieno di vita, ma che può essere anche tremendamente doloroso, che è la giovinezza, non ci si renda conto che la meraviglia sta proprio nella possibilità intesa nella sua interezza: come spazio in cui esprimere ogni tipo di energia vitale.
E in questa energia vitale è racchiuso anche l’errore.
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