LIBRI DA LEGGERE E FILM DA VEDERE: CARRELATONA PER SETTEMBRE
Carissime e carissimi flaneuse,
come state?
Settembre sta entrando nel vivo, le temperature scendono, io sto finendo il trasloco, a Milano arriva la settimana della moda, il traffico aumenta, la gente corre, si indossano i jeans senza morire di caldo, si buttano sopra le magliette le “giacchette” (che oggi chiamano blazer) color ottanio.
La città brulica.
Questo autunno che si ammanta di normalità (se mai la “normalità” possiamo dire che esiste…) sembra voler esplodere e rimangiarsi tutte le restrizioni, chiusure, cautele degli ultimi due anni.
Io che sono qui dal mio osservatorio ovattato di neo- madre, mentre cerco di mettere in fila per età gli otto nipoti della Regina Elisabetta rimanendo colpita dalla tenerezza del visconte Severn che potrebbe tranquillamente essere il frontman di una qualsiasi band di teen pop, non posso non accorgermi della spinta in avanti: della città, di chi ci abita, di chi ci arriva, di chi vuole fare, brama, cerca.
Stiamo entrando in una nuova era (post covid, post pandemia – se vogliamo definirlo post-, post dichiarazione di guerra, che purtroppo è ancora attualissima) angosciandoci (e non lo dico per dire, lo dico perché è la parola che ho sentito maggiormente pronunciare dopo la domanda “come stai?”).
Fermiamoci un momento. Respiriamo.
Ricordiamoci che la vita è un susseguirsi di scelte che fanno capo principalmente a noi. E se sentiamo di annaspare, possiamo scegliere un’altra strada.
A volte penso che tutto questo
“Sono in ansia”
“Che angoscia”
“Non ho un secondo libero”
Sia una necessità. Un modo per sentirsi occupati, utili, necessari.
A volte basterebbe pensare che si possono fare le stesse cose, sentirsi ugualmente utili e necessari senza tutto questo sturm und drang emotivo.
Non ne vale la pena.
Di certo non per il lavoro.
Ci vediamo un giorno di questi
Ritorna settembre e tornano i nostri appuntamenti Flaneuse.
Per partecipare agli incontri online, fino a 5, basta avere qualsiasi abbonamento alla newsletter. Se hai abbonamento gold puoi partecipare a tutti gli eventi online.
Per partecipare alle camminate è richiesto l’abbonamento GOLD.
Fino a fine 2022 il numero di eventi a cui partecipare con abbonamento Gold è illimitato.
Da questo mese è possibile sottoscrivere un abbonamento Daily, ovvero partecipare ad un solo evento al costo di 10 euro per gli eventi online e 15 euro per le passeggiate.
I primi appuntamenti saranno
Il 21 settembre alle 21 su Zoom: Charlotte Bronte e Jane Eyre
Il 28 settembre alle 21 su Zoom: Marilyn Monroe
Cosa sono le Flaneuse?
Giornalista, divulgatrice culturale e scrittrice, nel suo libro "M come Milano" Marta Perego invita a rallentare, vivere la metropoli in maniera diversa... in maniera meno ansiosa, più umana.
Riconquistare la città passeggiando, esplorando angoli sconosciuti, mettendo in connessione il passato con il presente, allargando lo sguardo, ripercorrendo le vite di grandi donne e storie che hanno animato e vissuto la città di Milano.
Camminare può essere un atto rivoluzionario se lo intendiamo non come "corro da qua a là", ma mi muovo nello spazio entrando in connessione con lui.
Perchè flâneuse?
Flâneuse è la donna che, solitaria, non ha paura di vagabondare per la città e nella vita alla ricerca di ispirazione, stupore e senso dell'esistenza. È un termine che, quando fu coniato il maschile flâneur, non esisteva, perché nel XIX e inizio XX secolo le donne non potevano passeggiare da sole. Non era ritenuto opportuno, non era concepibile che avessero il tempo per vagabondare per la città, come i maschi.
Marta vi invita all'esperienza delle flâneuse milanesi, ripercorrendo storie e strade. Incontrando angoli sconosciuti, leggendo pagine di libri e conoscendosi meglio.
Cosa sono le Flaneuse? Non sono tour, ma presentazioni di libri passeggiate... per lasciarci ispirare dai grandi autori :)
A chi sarà ispirato l’incontro del 1 ottobre?
Antonia Pozzi
Poetessa dell’anima, ragazza fragile, profonda e fortissima, Antonia Pozzi è stata una delle voci più importanti della poesia italiana del ‘900.
Nata a Milano, morta suicida a soli 26 anni, le sue poesie sono da rileggere, riscoprire, rivivere.
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E ora un po’ di elenchi di nick hornbiana memoria.
Libri che escono a settembre da segnarsi
Questo mese stanno uscendo un sacco di romanzi/libri/saggi molto interessanti.
Li segniamo qui così da non dimenticarcene.
Marcel Proust. Il romanzo del desiderio (Feltrinelli)
Quest’anno si celebrano i 100 anni dalla sua morte, Giovanni Bottiroli, professore universitario di filosofia e letteratura, decide di rileggere la Recherche andando a fondo del concetto di desiderio, innamoramento e amore.
“Si è dato per scontato che l'innamoramento sia la prima tappa dell'amore, ma nella Recherche non è così: c'è un'estasi nell'innamoramento (per Gilberte, per le fanciulle in fiore) che l'amore disconosce, tanto più quando diventa la follia di voler possedere un altro essere. In Proust, l'oggetto del desiderio è una nebulosa di tratti, instabile, turbinosa, che si riflette nello stile labirintico, composto da stili in conflitto. Perciò l'indagine sulle passioni (e sul soggetto diviso) genera una teoria del "linguaggio diviso", grazie alla quale soltanto il tempo può giungere alla resurrezione”.
Puoi acquistare il libro a questo link
Matrix di Lauren Groff
Sono arrivata quasi a metà di questo romanzo che ti porta in un convento di suore nell’Inghilterra del XII secolo. Marie è la figlia non riconosciuta del re, viene ripudiata e mandata in un convento. Lì trasforma la sua sorte, diventando badessa e provando a fare quello che ancora non era mai stato fatto: una realtà gestita da donne che avesse un peso economico e spirituale.
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La vita prima dell’uomo di Margaret Atwood
Un gioco di coppia raccontato con la sapienza di Margaret Atwood: loro (Elizabeth e Nate) sono una coppia moderna. Lei passa da un amante all’altro, lui ha le sue storie. L’importante è “contare l’uno sull’altra” Ma dopo il suicidio di uno degli amanti di Elizabeth e le incertezze di Nate conducono a riflessioni sul senso della vita, degli affetti, dell’amore.
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Domani a quest’ora di Emma Straub
“Con grande ironia e profonda sensibilità, Emma Straub ribalta abilmente il cliché dei viaggi nel tempo esaudendo il desiderio universale di una nuova possibilità, quella di riscrivere momenti cruciali della nostra vita per non perdere occasioni di felicità.”
Basta questo a farmi correre in libreria!
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Mio Marito Maud Ventura (Sem edizioni)
L’autrice è una 28enne francese, femminista di nuova generazione che in questo libro prova ad indagare una delle forme del cosiddetto amore “tossico”
“Una donna ancora innamorata del marito dopo quindici anni vissuti insieme. I due sono sulla quarantina e formano una coppia perfetta: due figli, una grande casa, successo sociale. Ma sotto questa apparente felicità coniugale, lei cela una passione morbosa. Questa fredda bellezza è il fuoco sotto il ghiaccio. Lui sembra accontentarsi di una relazione serena: i suoi baci sono veloci e il corpo nudo della moglie non lo commuove più. Per dimostrare a se stessa che il marito non la ama più – o almeno non abbastanza – lei inizia a spiare ogni suo movimento, cercando i segni del disamore”
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Stupore di Zeruya Shalev
Zeruya Shalev è una straordinaria scrittrice israeliana capace di mescolare le vote dei suoi personaggi con la storia dolorosa del suo paese.
Qui la protagonista è una donna di poco più di cinquant’anni, due figli, tante relazioni sbalgiate alle spalle. Il padre di lei- esimio scienziato- muore. Lei va alla ricerca delle sue tracce e quelle della sua prima moglie, incontrando la storia di Israele prima della creazione dello Stato.
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L’ultima diva
Dai primi, timidi passi in un teatro di Napoli durante la Belle Époque fino alla trionfante carriera che la portò a brillare sugli schermi di tutto il mondo. Gli intrighi, le passioni e i retroscena della vita di Francesca Bertini, un’attrice che ha segnato un’epoca, dimostrando incredibile forza di carattere oltre che grandissimo talento. La biografia romanzata di Francesca Bertini, straordinaria diva del cinema muto.
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Storia della mia faccia
Quanto la faccia che abbiamo corrisponde alla persona che siamo? Cosa ci racconta una faccia della storia e della geografia da cui veniamo? Quanto ci dice delle possibilità che ci sono state concesse? O di quelle che ci sono state negate? L’osservazione della propria faccia allo specchio, è per la scrittrice e monaca buddhista Zen Ruth Ozeki abile pretesto e preziosa occasione per raccontare alcuni frammenti della propria vita e formazione, bambina e poi ragazza cresciuta da madre giapponese e padre americano di razza caucasica nel Nord America degli anni cinquanta e poi sessanta. Monaca buddhista, attenta alla tradizione Zen secondo cui “la tua faccia prima che nascessero i tuoi genitori” è la tua faccia originale, Ozeki inizia le sue divagazioni su identità e razza chiedendo: «Che aspetto aveva la tua faccia prima che nascessero i tuoi genitori? Alla domanda risponde con questo breve memoir che è un’attenta esplorazione sociologica, politica, poetica, filosofica, spirituale e sentimentale.
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I film di settembre
Anche il cinema scoppia di film che vorrei vedere e che mi segno perché non riuscirò a vederli tutti (il problema quando si ha un bimbo piccolo è dove lasciare il bimbo piccolo quando si va al cinema, se avete suggerimenti organizzativi sono tutta orecchie.-.. si lo so che esiste il cinemamme all’Anteo, ma andare al cinema con un neonato che urla non è andare al cinema).
L’immensità (già in sala)
L’ho visto a Venezia. Mi ha commossa profondamente. È un film intimo e delicato in cui sì Crialese fa outing rispetto alla sua transizione ma il vero cuore del film è lo sguardo tenero e innamorato di una bambina (che però si vede come un maschio) sulla sua mamma. In un’Italia bigotta che tollera la violenza degli uomini sulle donne.
Don’t worry darling di Olivia Wilde
Ne ho letto talmente male che mi è passata un po’ la voglia, anche se però rimane la curiosità di vedere questa storia di lotta al patriarcato distopica. Al di là del gossip (Olivia che si innamora di Harry Styles che sostituisce Shia Lebouf che litiga con Olivia Wilde che a sua volta litiga con Florence Pugh).
Gli unici che ne parlano bene sono loro
I figli degli altri di Rebecca Zlotowski
Passato in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia è una pellicola che parla di maternità dal punto di vista di una donna che ha superato i 40 e che non aveva nessuna intenzione di diventare madre ma si innamora di un uomo con già una figlia e tutto cambia
“Rachel, è una donna di quaranta anni che ama la sua vita, i suoi studenti, i suoi amici, le sue lezioni di chitarra. Quando si innamora di Alì, Rachel stringe un legame profondo con sua figlia di quattro anni, Leila. Si prende cura di lei, come fosse sua madre. Il desiderio di una famiglia tutta sua si fa sempre più grande, ma il tempo stringe e amare i figli degli altri comporta dei rischi.”
Ti mangio il cuore di Pippo Mezzapesa
(visto a Venezia- in uscita il 22 settembre)
Esordio al cinema di Elodie per un film coraggioso che racconta una faida della mafia del Gargano come se fosse un film western in cui la durezza dell’universo raccontato si scontra con l’eleganza delle inquadrature.
In un cortocircuito che ammalia.
Tutti amano Jeanne
Di questo film francese sono curiosissima.
“Tutti amano Jeanne, film diretto da Celine Devaux, racconta la storia di una donna apprezzata da tutti, ma che in questo momento della sua vita odia se stessa. Jeanne (Blanche Gardin), questo il suo nome, è decisa a cambiare il mondo e proprio con questa intenzione inventa uno strumento in grado di ripulire gli oceani. Durante la cerimonia di lancio di questo congegno, però, cade in acqua in diretta televisiva mentre cerca di recuperarlo. Il flop della presentazione porta i finanziatori a ritirarsi, motivo per cui la donna finisce in bancarotta.
L'unica soluzione per sanare i suoi debiti è vendere la casa di famiglia che si trova a Lisbona, una scelta difficile e dolorosa quanto risolutiva. Mentre valuta sul da farsi, le si presenta un "un piccolo fantasma capellone", che inizia a commentare ogni sua decisione. Il piccolo fantasma è solitario, divertente, canta e balla, e non esita a sussurrare oscenità nelle orecchie di Jeanne, diventando praticamente la voce della sua coscienza che non la abbandona mai.
Dante di Pupi Avati e Siccità di Paolo Virzì (in uscita il 29 settembre)
Pupi Avati reinterpreta Dante con Sergio Castellitto, Virzì affronta le idiosincrasie contemporanee con un film corale in cui stigmatizza con ironia i nostri problemi.
Incrocio le dita per il cinema italiano.
Se leggete/vedete uno di questi film scrivetemi su instagram o via mail… voglio sapere che ne pensate!!!
Vi abbraccio, buona settimana
Marta