PRINCIPI RANCOROSI E FIABE ANCORA DA SCRIVERE
Care e cari,
bentrovate e bentrovati!
State crescendo sempre di più e questo mi rende estremamente felice ed estremamente responsabile.
Tanto che notando il vostro profondo interesse ho deciso di leggere quello che non era assolutamente preventivato: l’autobiografia di Harry.
E devo dirvi una cosa: grazie!
Lanciarsi in critiche senza conoscere è da sciocchi. Per parlare con cognizione di causa delle cose vanno conosciute.
E, al di là di queste giustificazioni, devo ammettere che passare un pomeriggio mentre Orlando era da mia madre e avrei dovuto sistemare gli ultimi scatoloni del trasloco a buttarmi nel letto e leggere Spare è stato uno degli atti più ribelli dei miei ultimi mesi di vita.
E spero sinceramente che mia madre non legga questa newsletter!
SOMMARIO
In questa newsletter troverai
- FREE: Riassunto degli appuntamenti delle prossime settimane
- FREE: Dettagli sulla challenge su Colette che come spesso è accaduto con i libri che vi ho proposto ha creato il disastro (il libro non si trova più!).
- FREE: i libri che ho sul comodino - letture consigliate
- In abbonamento: Tutti parlano di Harry… ma chi lo legge davvero? – mia opinione e qualche estratto del libro
- In abbonamento: recensione in anteprima di Babylon di Damien Chazelle in uscita la prossima settimana, uno dei film più attesi della stagione
- In abbonamento: cose belle che ho visto/ letto questa settimana
Se decidete di abbonarvi ora non vi arriverà questa newsletter, qualora foste interessate/i mandatemi la richiesta a flaneuse.milano@gmail.com e ve la giro manualmente completa.
Vi chiedo copia del pagamento su stripe, perché non sarebbe fair nei confronti di chi paga l’abbonamento tutte le settimane/mesi.
QUANDO CI VEDIAMO?
Il tempo vola quando ci si diverte e siamo ormai agli sgoccioli del primo caffè filosofico dell’anno.
Qui trovate il link per iscrivervi.. ci sono ancora posti!
Che cos'è la libertà?
Qual è la mia vocazione?
Cosa ci facciamo qui?
Perchè sono triste?
Che cos'è la felicità?
Qual è il mio progetto esistenziale?
Avrò fatto la scelta giusta?
questa sono tutte domande filosofiche.
Trovare delle risposte è difficile, ma la filosofia può aiutarci a trovare una strada.
Ecco perché insieme alla professoressa Maria Russo abbiamo dato vita a questo appuntamento che si terrà sia dal vivo che online.
Cos’è il dialogo socratico? È un’occasione di riflessione e incontro filosofico ed esistenzialista sui temi che impattano la vita di tutti i giorni.
La filosofia offre strumenti pratici per affrontare crisi esistenziali, svuotamenti di senso, sbandamenti..
Spero di vedervi in tanti.
IL PROSSIMO APPUNTAMENTO SARA'
SABATO 21 gennaio 2023 dalle 11 alle 13
Alla LIBRERIA VERSO DI MILANO, corso di Porta Ticinese 40
AFFRONTEREMO IL TEMA: LIBERTA'
Non devi portare niente se non le tue domande e il tuo bagaglio esistenziale.
Io e Maria ti offriremo spunti e letture.
Per chi si iscrive verrà offerta una bibliografia via mail una settimana prima dell'incontro e degli estratti che potrete leggere per avere spunti di riflessione
Ammetteremo le prime 20 iscrizioni con bonifico.
Per chi non può partecipare dal vivo abbiamo disponibili anche altri 10 posti online. (anche in questo caso ammetteremo solo chi si iscrive per primo con bonifico)!
MODALITA' DI ACCESSO
- VERSARE UN CONTRIBUTO DI 25 EURO a testa
Se sei iscritto all'abbonamento GOLD FLANEUSE la quota è di 15 euro
Se decidi di acquistare il pacchetto con i tre incontri, la quota è 60 euro
Con abbonamento GOLD FLANEUSE 40
i prossimi appuntamenti saranno:
SCELTA : SABATO 11 febbraio alle 14
RELAZIONE: SABATO 11 marzo alle 11
BONIFICO BANCARIO DA EFFETTUARE ENTRO IL 15 gennaio
IBAN: IT 87 F 02008 01610 000041099912
CAUSALE: NOME E COGNOME CONTRIBUTO CAFFE' FILOSOFICO
Una volta effettuato il pagamento, ti chiedo di inviarmi la copia del bonifico via email a flaneuse.milano@gmail.com, grazie!
Per abbonarti alla newsletter martaperego.substack.com
PERCHE’ ABBONARSI
Scrivere questa newsletter mi richiede tempo e impegno. Lo faccio perché il mio lavoro – giornalista e promotrice culturale- è cambiato molto negli ultimi anni e mi ha portata a capire che quello che mi da più soddisfazione è raccontare e diffondere cultura/ idee /consigli a chi è realmente interessato.
È bello scrivervi ed è bello ricevere i vostri feedback e le vostre osservazioni su film, letture, idee che vi propongo.
Ho cercato di modulare le richieste economiche in maniera tale che fossero abbordabile e ragionevoli.
Da metà febbraio la “faccia” del mio progetto Flaneuse cambierà (sto lavorando ad un sito che unisce tutte le proposte). È un progetto che è nato dall’entusiasmo, si è formato nel tempo ed in continua evoluzione.
Per ore le richieste sono
- ABBONAMENTO MENSILE: 5 euro al mese, riceverai la newsletter completa
- ABBONAMENTO ANNUALE: 40 euro al mese, riceverai la newsletter completa e alcuni sconti sugli appuntamenti
- ABBONAMENTO GOLD FLANEUSE: 70 euro al mese, riceverai la newsletter completa, sconti fino al 50% su tutti gli appuntamenti e 3 passeggiate Flaneuse in omaggio
Spero di vedervi presto, dal vivo o online. Oppure di leggervi.
#COLETTECHALLENGE
A questo link ho lanciato la Challenge dedicata a Colette.
È iniziato tutto un paio di anni fa con l’arrivo del lockdown. Insieme abbiamo letto e ripercorso classici della letteratura russa (Delitto e castigo), inglese (Virginia Woolf), italiana (Fausta Cialente), francese (Simone De Beauvoir), inglese di nuovo (Jane Eyre).
Per questo nuovo anno ho due autrici che vi voglio proporre:
Colette (si celebrano i 150 anni dalla sua nascita) e Sylvia Plath (60 anni dalla morte).
Francia e Stati Uniti. Due epoche storiche diverse, storie diverse ma lo stesso desiderio di scrivere, autodeterminarsi, trovare se stesse e la propria vocazione.
Inizieremo con la grande maestra delle lettere francesi (sicuramente avete visto Cheri con Michelle Pfeiffer… il libro lo ha scritto lei).
Nata il 28 gennaio (acquario, nata 3 giorni dopo Virginia Woolf) 1873 è stata scrittrice, attrice, scandalosa, libera, anticonformista.
Insieme vorrei che leggessimo una delle sue prime opere: La vagabonda (potete acquistare il libro a questo link.
Colette, pseudonimo di Sidonie-Gabrielle Colette (1873-1954), è stata una scrittrice e attrice teatrale francese e una delle grandi protagoniste della sua epoca. La sua vita e la sua opera letteraria danno testimonianza del suo essere una donna libera, anticonformista ed emancipata. Fu una vita, la sua, scrive Anna Banti, l’eccezionale traduttrice de “La vagabonda” «ricchissima di esperienze che, mentre confermavano nei critici suoi contemporanei una fama di esibizionistica spregiudicatezza, favorirono una sua ascesa non solo letteraria e poetica, ma saggiamente, lucidamente morale». E Colette sembra rispecchiarsi in Renée Neré, la protagonista de “La vagabonda”, «gioiello di romanzo breve, che più che un romanzo d’amore è la celebrazione della rinunzia all’uomo», al matrimonio, alla sicurezza, al calore di un focolare domestico, in nome di una libertà insopprimibile. La scelta di Renée, certo, è dolorosa e la sua virtù è crudele, «oserei dire una virtù giansenista».
Iniziamo ora e concludiamo questa challenge il 15 febbraio per poi attaccare con Sylvia Plath (del libro vi parlerò più avanti).
Come si svolge la challenge? Faremo un primo incontro di presentazione in diretta instagram e poi due incontri via zoom per chi è abbonato a Flaneuse GOLD oppure con un contributo di 5 euro a incontro. Parleremo di Colette, del suo rapporto con la letteratura, il cinema (sapevate che ha scoperto Audrey Hepburn?), la sua eredità. Un incontro sarà con me, un altro con un ospite speciale.
So che reperire il libro non è stato semplice. Per chi non fosse riuscito scrivetemi una mail a flaneuse.milano@gmail.com con Nome Cognome e indirizzo e ve lo faccio mandare (vi spiego dove effettuare bonifico per acquistarlo).
LE DATE DELLA CHALLENGE A FRONTE DEI RITARDI NEL REPERIRE I LIBRI SLITTERANNO. NELLA PROSSIMA NEWSLETTER VI DO LE DATE DEFINITIVE!
“Al centro della nostra vita sta il problema dei rapporti umani: appena ne diventiamo consapevoli, cioè appena ci si presenta come un chiaro problema, e non più come una confusa sofferenza , prendiamo a ricercarne le tracce e ricostruirne la storia lungo la nostra vita ”
(Natalia Ginzburg - Le piccole virtù)
“Secondo il filosofo Paul Ricoeur, la comprensione che ognuno ha di se stesso è narrativa. Non possiamo cogliere noi stessi al di fuori dal tempo, e dunque al di fuori del racconto”
(da Qual è il tuo mito?- mappe per il mestiere di vivere)
Mi lancerò in una riflessione rischiosa che parte dal Principe Harry, passa per Natalia Ginzburg, attraversa la filosofia e arriva all’unica cosa che per me -gira che ti rigira- vale davvero la pena: lo spazio che ha il racconto nelle nostre vite.
Chi siamo, dove andiamo, cosa vogliamo.
Sono le domande che ci facciamo tutti. Sono le uniche domande che forse ha senso farsi, nonostante siamo consapevoli che una risposta non arriva o, se abbiamo la fortuna di intravederla, può essere che sfugga, muti, si trasformi.
Il motivo per cui da sempre amo le storie è perché le storie sono l’unica verità che ci definisce.
Sono storie quelle che ci raccontano i nostri genitori quando siamo bambini per comprendere il mondo.
Sono storie quelle che – seppure le vogliamo travestire da “verità”- raccontiamo al nostro psicoterapeuta per capire qualcosa di più su noi stessi, i nostri legami familiari, il bene e il male che ci hanno lasciato addosso.
Per questo ho sorriso molto (e aspettato di parlarne qui, in questo luogo più intimo, sincero, in cui mi sento più al sicuro rispetto alla fretta e sovraesposizione dei social) quando il dibattito sul libro del Principe Harry si inferociva rispetto al fatto che lui raccontasse o meno la “verità”.
Su questo benedetto libro di cui tutti parlano (e anche io ne parlerò più approfonditamente qui sotto) possono essere mosse mille accuse: che il principe continui a ricercare attenzione mediatica nonostante lui professi che sia stata il male della sua esistenza, il denaro che avrebbe percepito, l’interesse o meno di entrare nei dettagli più o meno scabrosi della sua vita privata che essendo lui un personaggio a tutti gli effetti “pubblico” tanto privata in effetti, a ben vedere, non è.
Io non sto dalla parte di Harry, non credo abbia avuto “un grande coraggio”, non penso nemmeno sia una vittima (le vittime sono altre non lui), penso anzi che i tempi del vittimismo e delle accuse siano passati.
Penso però che accanirsi nel dibattito sul piano della “verità”- per quanto possa essere divertente- o altra parola tanto sbandierata “autenticità” sia un errore.
Come racconta Natalia Ginzburg, come direbbe Virginia Woolf, ognuno di noi è un ammasso di ricordi fallaci che valgono per quel che sono: appunto, ricordi.
Chiunque abbia fatto un percorso di analisi sa benissimo che quello che vale non è tanto il fact checking rispetto a quanto l’infanzia o l’adolescenza del paziente siano state tremende (se non in casi di patologie o violenze per cui questa ricerca diventa necessaria), ma vale l’effetto che hanno avuto su di noi.
I nostri genitori sono generalmente delle brave persone che hanno fatto del loro meglio ma che sulle nostre vite hanno lasciato degli strascichi.
Liberarci da questi strascichi, perdonare, perdonarci, andare oltre è forse l’unica vera via per diventare adulti (e c’è chi non lo diventa mai indipendentemente da età, se sia diventato o meno genitore etc etc).
Il libro che ha voluto scrivere (farsi scrivere da un bravissimo ghostwriter che è anche Premio Pulitzer) Harry non è altro che la sua memoria.
Il suo punto di vista.
La sua visione del mondo direi se fossi la sua counselor filosofica.
Ed è una visione del mondo in cui c’è ancora tanto desiderio di rivalsa, tanto dolore appiccicato addosso, poca ridefinizione di sé.
Molta poca autodeterminazione, grande ricerca di consenso (da parte dei lettori? Di Meghan? Del mondo?).
Se c’è un motivo di interesse su questo libro è provare a immaginarci che libro potremmo scrivere noi sulle nostre famiglie, quanto sarebbe diverso da quello che i nostri fratelli/sorelle/genitori scriverebbero.
Sarebbero tutti racconti diversi.
Ve lo potrei giurare.
Ma forse la vera domanda da farci è: noi che storia vorremmo scrivere?
LIBRI DELLA SETTIMANA
Oltre alla già citata biografia del principe Harry, sul mio comodino campeggia “Nessuna come lei” di Sara De Simone, la storia dell’amicizia tra Virginia Woolf (mia amatissima) e Katherine Mansfield.
Potete acquistare il libro qui
“Entrambe mettevamo la letteratura al primo posto. E questa non era un’affinità come un’altra: era tutto. Era come essere partecipi di un rito segreto, come camminare sulle stesse zolle di terra incandescente, dove nessun altro osava avventurarsi”.
Altro libro che ho sul comodino e che mi pare un piccolo gioiellino è questo: D’inverno di Katherine May.
Potete acquistare il libro a questo link.
Avrei voluto leggerlo tutto questa settimana ma per colpa del principe sono arrivata solo ad un terzo!
È però una narrazione autobiografica di una docente/scrittrice che affronta il suo inverno (marito che si ammala, figlio che non vuole più andare a scuola, lei che lascia un lavoro che la distrugge). Con lei ho empatizzato da subito (il suo senso di stanchezza e inadeguatezza) e sto amando molto il suo modo di raccontare le difficoltà come via per trovare la luce. Senza dogmi o frasi preconfezionate, ma confrontandosi con i lati oscuri e cercando la propria via per uscirne.
Dà molta forza.
“Nel vortice implacabile che è la nostra contemporaneità, cerchiamo continuamente di spostare più in là la soglia della stagione fredda. Non osiamo esporci al sentore del suo morso gelido e non ci azzardiamo a mostrare al mondo i molti modi in cui è capace di devastarci”.
Proposta per chi vorrà accettare
Tra i vari libri che sto leggendo ce n’è uno su cui mi piacerebbe davvero confrontarmi con voi: si parla di maternità, di rapporti madre e figlio che svelano i loro lati più oscuri, di famiglie perfette che mostrano crepe. Lo si fa con intelligenza, leggerezza ma anche grandi godibilità nella lettura.
Il romanzo è Con i denti di Kristen Arnett.
Se vi va di leggerlo organizziamo poi una diretta di confronto verso metà febbraio… che ne dite?
CHE BELLO TORNANO LE FLANEUSE!
Altra meravigliosa notizia è che tornano le flaneuse!
Il primo appuntamento sarà il 28 Gennaio a Milano alle 11 per ripercorrere luoghi, poesia e vita della poetessa di Milano, Alda Merini.
Visiteremo lo spazio Alda Merini che – per noi- sta organizzando un incontro in versi per raccontare le sua vita.
Passeggeremo per i navigli, leggeremo le sue poesie più belle, vi racconterò la sua biografia.
Se volete iscrivervi, tutti i dettagli li trovate a questo link
Nel pomeriggio ci sarà l’opzione, per chi vorrà, di visitare la mostra di Max Ernst a Palazzo Reale a prezzo super scontato!
Da qui iniziano i contenuti per abbonati: parliamo di Golden Globes, Babylon e Principe Harry!
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