R come Ricominciare
“Le nostre paure sono molto più numerose dei pericoli che corriamo. Soffriamo molto di più per la nostra immaginazione che per la realtà.” Seneca
“Vale la pena ricordare che spesso sono i piccoli passi, non i salti da gigante, che determinano il cambiamento più duraturo” Queen Elizabeth II
Care e cari, bentrovati,
come state?
È tornato settembre e con lui la sua carica di aspettative e paure.
Noia, ansia da rientro, desiderio di tornare in vacanza.
Tranquille e tranquilli non siete sole e soli, è uno stato d’animo comune.
I giornali pullulano di consigli per rientrare nella “vita normale” con meno angoscia.
“Organizzati immediatamente un weekend al mare o in montagna nel più breve tempo possibile” è il consiglio che va per la maggiore e che non troverebbe d’accordo gli antichi romani (Seneca in primis) per i quali il problema non sta tanto nel viaggio, quanto nella vita che ti sei costruito intorno se hai così tanta ansia di rientrarci.
In questo settembre 2022 ancora di più: la Regina non c’è più e per quanto le dinamiche monarchiche del Regno Unito impattino sulla nostra vita quotidiana quanto mangiare o meno un pavesino in più sulla mia dieta, ci sentiamo coinvolti in un mutamento epocale.
Scompaiono i punti di riferimento e noi ci sentiamo smarriti. Chi più chi meno.
Ho letto centinaia di articoli sulla vita di Elizabeth II che vanno a sommarsi a quello che (pensiamo) di sapere di lei da The Crown o dal bellissimo film che è stato The Queen.
A me la domanda che sorge spontanea- e che mi sorge ogni volta che si ha a che fare con un fenomeno popolare e culturale che assurge al livello di icona, se non di “mito” come nel suo caso- è… chissà se qualcuno l’avrà conosciuta davvero.
Al di là di cappellini, tazze da te, il suo rigore e devozione ad una nazione che con lei, attraverso di lei, indipendentemente da lei è cambiata, ma l’ha sempre voluta come simbolo.
Nel suo privilegio, baluardo di un tempo che fu. E ora che questo tempo non è più sarà interessante vedere come si evolverà, che tipo di re sarà Carlo III, come rivoluzionerà- se lo farà- ciò che sembra impossibile rivoluzionare: la MONARCHIA.
Istituzione fuori tempo, anacronistica per definizone, sinonimo di tutto ciò che pare in antitesi con la sensibilità contemporanea (abbattere le differenze, aprire confini, creare ponti umani). La monarchia è il territorio della differenza, del confine, della supremazia, del privilegio determinato dalla nascita (è dai tempi della Rivoluzione francese che ci si prova).
La risposta che mi do -alla domanda.. qualcuno l’avrà conosciuta davvero?- è probabilmente nei suoi Corgi i suoi amati cagnolini capaci di un amore disinteressato, con o senza corona.
Il resto è immaginazione che vive piena e libera nei prodotti culturali e di intrattenimento che a lei si ispirano (Peter Morgan ha fatto sapere di aver sospeso le riprese della quinta stagione per rispetto della regina) e lo fanno con intelligenza, sapienza e bellezza.
Tra chi la idolatra e dedica lunghi papiri via social e chi decide di non celebrarla perché emblema di tutto il male possibile (imperialismo, protezione di magagne anche tremende- vedi alla voce figlio Andrea) io, come spesso mi accade ed è forse questo il mio limite, mi colloco nel mezzo.
Non è possibile ignorare colei che è stata sinonimo del Novecento, forse il suo ultimo baluardo. Una donna che è stata immagine e simbolo di un potere vissuto sotto il segno del dovere e dell’etichetta.
Esempio di rigore e disciplina.
Ha attraversato la storia (dalla Seconda Guerra Mondiale alle rivolte nelle miniere, passando per la tragedia di Lady D) con l’ombrello.
Camminando sempre avanti, senza ignorare quello che le succedeva intorno, ma consapevole che tutto sarebbe passato (come dice molto bene in una puntata di The Crown), nel bene e nel male.
Ecco perché una delle frasi che dovremmo ricordare se siamo presi dal mal di vivere da rientro è sua, ed è questa:
«Ogni giorno è un nuovo inizio, so che l'unico modo per vivere la mia vita è cercare di fare ciò che è giusto, guardare a lungo, dare il meglio di me in tutto ciò che la giornata porta e mettere la mia fiducia in Dio»
Filosofia del buon senso che se applicata con costanza aiuta ad avanzare evitando di rimanere impigliati in scossoni e stravolgimenti.
Può essere un atteggiamento certamente opinabile (i temporali a volte è giusto prenderseli sulla testa con tanto di tuoni, lampi e fulmini), ma da cui trarre ispirazione se si vuole la ricetta per rimanere a galla.
Armandosi di buon senso.
Che spesso è la scelta migliore.
Ma non sempre. A volte il non senso è la risposta.
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